giovedì 26 settembre 2013

d'improvviso...un ricordo! I tossici!

Senza voler stare da nessuna parte.
Nè a favore, nè contro.
Senza giudizi, nè inviti, nè posizioni.
Solo ricordi.




Sarà capitato anche a voi...
non di avere una musica in testa...cioè volendo anche si, ma non volevo dire questo,
dicevo vi sarà capitato, nella vostra vita di mamme,
di guardare dei ragazzini, adolescenti o poco più e,
d'un tratto, involontariamente, ricordare un momento della vostra gioventù.
Non parlo di un periodo, ma proprio di un episodio, preciso,
là, davanti a voi che si palesa, e nell'istante in cui compare,
vi ricorda che l'avevate accantonato nel cervello,
non rimosso, ma proprio dimenticato?
A me è successo.
Ieri.
Per strada. Fuori scuola di mia figlia.
Ho incontrato dei tossici.
Fatti.
Non gente che si era fatta una canna o una striscetta di allegria.
Nono. Proprio pere.
Io che ingenuamente ritenevo scomparsa l'eroina da buco,
oggi mi stupisco a ricordare che all'epoca mia, si portava.
Cioè erano già di moda tutte le sostanze cosiddette leggere,
ma la gente si faceva.
Voglio dire, la gente, per dire, anche gente che frequentavo,
per così dire amici.
E me n'è tornato in mente uno in particolare.
Un genio assoluto, un cervello eletto, che però si faceva
e quindi periodicamente andava a rota e sbarellava.
Allora questo mio amico, un giorno era tornato a casa fatto,
e la madre aveva cambiato la serratura
e aveva chiesto a tutti noi di non accoglierlo in nessuna maniera,
abbandonandolo a se stesso.
Mi sembrò crudele.
Decise che se era quella la via che voleva prendere,
era una cosa alla quale lei non voleva assistere.
Contro ogni previsione, questa tecnica,
pur con l'ausilio di  una serie di vicissitudini criminali in giro per il mondo,
funzionò, cioè,
alla fine comunque, lui smise.
Lo rincontro, dopo anni,
mi racconta e mi spiega.
Non si giustifica, ma parla parla e spiega.
E questo è il ricordo.
La sua faccia.
Le sue braccia.
Il suo collo.
Ecco. Vorrei fermarmi a parlare con questi tossici qui.
Che allegramente si fanno fuori scuola di mia figlia,
certo di notte, ma comunque vicinissimi a noi...
vorrei sapere....
Sapete di essere così vintage?
Avete cose da dire? Mi volete raccontare?
Io mi ero dimenticata della vostra esistenza,
ora vi vedo, e siete uguali a quel mio amico.


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