giovedì 15 maggio 2014

Bello, Attento a te!




Vietereste ad una persona fortemente miope,
di indossare gli occhiali?
E ad un sordo di portare l'apparecchio acustico?
Oppure ad un diabetico di assumere insulina?
Se la vostra risposta è NO,
sono sicura che vi sconvolgerebbe un pò sapere,
che ci sono tecnologie e metodologie,
atte a favorire il corretto sviluppo
degli studenti con DSA,
che però sono difficilmente utilizzate e messe in pratica
dalla maggior parte delle strutture
che si occupano di far crescere i nostri figli.
La tecnologia, lo sviluppo, la conoscenza di certe materie
ci ha aiutati, come società, ad andare avanti,
a progredire e con questo, ad includere chi
ha uno svantaggio,
all'interno di un processo di "socialità"
che fa bene a tutti.
I bambini con Disturbi Specifici di Apprendimento,
sono spesso, scambiati per bambini pigri,
svogliati, disattenti e lenti.
Anche la più elementare pedagogia, invece,
riconosce nell'accettazione del bambino da parte dell'esterno,
la base per il corretto sviluppo di una autostima,
assolutamente necessaria, soprattutto di questi tempi.
Spesso però, la scuola e le famiglie non sono in grado,
di affrontare quelli che, a causa di una solitudine rispetto alla situazione specifica,
sembrano problemi enormi, e talvolta addirittura insormontabili.
Eppure, le statistiche recenti stimano che 1 bambino su 5,
quindi il 2 su 10, quindi 20 su 100, soffre di Disturbi specifici di apprendimento.
Quindi sembra essere una cosa diffusa.
Bisogna certo dire che, se è difficle per una mamma accettare che un figlio
possa essere "diverso", e se resta difficile per una scuola
sostenere i bambini in un percorso di crescita specifico,
è in parte dovuto al fatto che appunto, i genitori sono troppo soli,
ad affrontare certe situazioni, che invece sono più che risolvibili,
semplicemente sapendo come muoversi.
Per questo è nata:
Attento a te Onlus  un'associazione che si prende cura dei
disagi scolastici e sociali di bambini e ragazzi.
L’associazione vuole essere un punto di riferimento anche e
soprattutto per le famiglie che vivono disagi quali: disturbi
specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia,
disortografia), bassa autostima, difficoltà psicologiche in
genere, difficoltà genitoriali e gestione dei figli adolescenti.
Con i fondi raccolti dai volontari e dalle famiglie, 
saranno finanziati corsi per formare i bambini/ragazzi ai nuovi tipi di apprendimento, alla
conoscenza e consapevolezza dei DSA.
• Le famiglie avranno a disposizione lo sportello d’ascolto
virtuale : ‘SOS COSA FARE SE?’, pareri di psicologi,
psicoterapeuti, avvocati, logopedisti, tutor e medici in genere.
• Saranno coordinati gruppi di ‘Auto-Aiuto’ che lavoreranno
soprattutto sull’autostima e con informazioni utilissime per
vincere insieme!

Io sono del parere che insieme, sia meglio che da soli.
Io sono dell'idea che se mio figlio fosse miope
e gli negassero la possibilità di indossare gli occhiali,
diventerei una belva!

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